Trip on Flickr (3)

Trip on Flickr con Giovanni Paolini

https://www.flickr.com/photos/38120108@N08

Oggi TripOnFlickr incontra Giovanni Paolini, la tecnica fotografica di Giovanni è un elogio alla spontaneità cosi come anche il suo modo di raccontarci questa sua passione, le sue parole cosi come le sue foto sono intrise di amore e dedizione nei confronti di un modo di vedere le cose molto originale. TripOnFlickr vi propone nuovi orizzonti fotografici ma anche la storia di chi sta dietro l’obiettivo, di chi come Giovanni ha “quell’occhio curioso” che ti permette di guardare la realtà in un modo del tutto nuovo e originale.

 

Ciao Giovanni, raccontaci un po’ di te?  Sono nato a Monte Porzio il 22 -9-50 ho vissuto a Milano e attualmente abito a Lodi , ho lavorato come tecnico impiantista presso Alfa Romeo e per una piccola ditta negli ultimi anni, attualmente sono dipendente INPS. La mia formazione fotografica è stata da autodidatta leggendo riviste e libri fotografici .

Da quando fai fotografia? Quando ha inizio questa passione? La fotografia è sempre stata il mio hobby e la mia passione . Ho cominciato più seriamente ad interessarmi della tecnica sia di ripresa che di stampa dalla nascita di mia figlia Roberta nel 1978 , per migliorare le mie foto ho cominciato a leggere libri fotografici, a frequentare il Circolo Fotografico dell’ Alfa Romeo ed il Circolo Filologico Milanese.Era il periodo che i circoli fotografici erano in piena attività e con molto impegno organizzavano corsi , concorsi, mostre ,gite ecc, ecc.
“Bei tempi”.
Stampavo le mie foto in bianco e nero in cantina ,e partecipavo con spirito costruttivo a tutte le iniziative ,volevo migliorare la qualità sia estetica che tecnica delle mie fotografie .
Penso di essere riuscito a crescere molto ascoltando i consigli degli altri , ma soprattutto andando a vedere quello che già si era fatto , andando per mostre , leggendo libri e riviste fotografiche . Ricordo certi bei numeri di Progresso Fotografico , Photò, Fotopratica , Tutti Fotografi, Il Diaframma . La mia attrezzatura era composta da due corpi Cannon AT1 con vari obbiettivi ( 28- 50-300 – zoom 70-150 con vari filtri , stampavo con un’ ingranditore russo il mitico UPA a valigetta.
Attualmente uso una Lumix DMC – FZ 150 e una Lumix DMC – FZ 28 , non ho una reflex ad obbiettivi intercambiabili . Vedremo costano un sacco.
Partecipavo con impegno e anche con bei risultati ai concorsi fotografici nella zona di Milano .Ero insomma il classico fotoamatore.
Ho fatto nel 1984 una bella Mostra personale dal titolo “pretesti”.
Sono di quegli anni alcune foto che mi piacciono ancora molto e di cui sono orgoglioso.
Negli anni 90′ per un po’ ho smesso di fotografare per qualche anno , poi con l’avvento del digitale ho ricominciato con più voglia e più passione.
All’inizio con il digitale mi son sempre posto il problema della fruizione dell’immagine che non era come quella stampata, da portare in giro e far vedere. Con l’avvento massiccio di internet questo problema è stato superato, anche se l’immagine stampata ha un fascino che lo schermo non riesce a trasmettere.

Che tipo di fotografia preferisci? Hai un fotografo che prendi come esempio?
Non ho una particolare fotografia che amo , so quello che non amo , le fotografie preparate o in studio , quelle perfette e inappuntabili , quelle senza anima , non fotografo i deboli i mendicanti . Ho conosciuto il “ Maestro “ Mario Giacomelli , per 15 anni ho sempre fatto le ferie al Camping Summerland di Senigallia , di cui Lui era un proprietario , un ‘esperienza bellissima , Lui parlava di vita , di morte ,di amore con un fervore e una profondita’ che poi si ritrovava nelle sue foto . Amo però molto altri fotografi HCB Henri Cartier–Bresson, Robert Mapplethorpe , Jeanloup Sieff Francesca Woodman Man Raj e tanti altri…

Cosa provi ad esprimere nella tua fotografia artistica?
Non saprei dire esattamente cosa sia per me la fotografia, è solo il riuscire a cogliere il momento di uno stato d’animo quello che cerco di trasmettere.
Non so mai cosa fotograferò. Una luce, un volto, un muro . Certamente non riconosco alcun intento al momento dello scatto . E’ la totale libertà dell’emozione a coinvolgermi. Quando fotografo il mondo scompare e ci sono solo io , la luce e le mie emozioni !!
Se poi questi miei momenti coinvolgono anche gli altri, e non importa come, ne sono contento .

Come scegli i temi?
Mi piace molto fotografare la città che con il suo dinamismo e il suo effimero ( le sue vetrine ) e una fonte inesauribile di ispirazione una fucina di emozioni e sensazioni in costante mutamento.
Mi piace però spaziare su quasi tutti i generi , landscape , minimalismo ,ritratto non costruito in studio ma colto al volo in strada, insomma mi lascio sempre trasportare dalle emozioni.

Fotografi già con un proposito in mente, o ti lasci trasportare dalle opportunità che insorgono?
Non mi interessa scattare foto di cose nuove ma mi interessa vedere le cose in modo nuovo . Mi piace , osservare, commuovermi e lasciare che la fotografia mi coinvolga .

Hai una fotografia a cui sei particolarmente legato?
Direi che l’immagine che più amo e quella di mia figlia Roberta all’età di 2 anni da me scattata e stampata in camera oscura.

Un ringraziamento particolare a Giovanni per aver voluto partecipare a questa rubrica, che ha sicuramente arricchito con la sua spontaneità facendoci rivivere momenti importati della sua vita, quasi fino a farci sentire l’odore chimico del rullino o il rumore della rotellina di avanzamento delle vecchie analogiche, Grazie Giovanni.

“La creazione spontanea è la ragione per cui c’è qualcosa invece di nulla, per cui esiste il cosmo, per cui esistiamo noi.” Stephen Hawking

3 pensieri su “Trip on Flickr (3)

  1. Pingback: Trip su Flickr (3) | gpaolini50

Lascia un commento